domenica 28 luglio 2013

Stresssssss da trasloco loco

Stiamo preparando le cose per il trasloco. Prendiamo casa un po' più grande.
Finalmente, direi. Dove siamo adesso, un piano rialzato , tocca stare spesso con le finestre chiuse in quanto affacciano su strada e la prodiga proprietà non ha mai ritenuto opportuno mettere almeno le sbarre.
Le case milanesi, in generale , son vecchie. Ma di quelle vecchie, con i muri alti 4 metri (forse gli antichi abitanti sopravvalutavano gli effetti dell'evoluzione della specie umana) che sono un habitat perfetto per i ragni , che serve l'autoscala dei pompieri per rimuovere le ragnatele.
Da quando sono un lettore dell' Uomo Ragno , poi , la voglia di eliminarli è sinceramente poca.
Del resto qui a Milano i ragni servono: uccidono le zanzare, che altrimenti ti uccidono i cojoni a suon di morsi. Ogni tanto esce muffa da qualche parte, insomma era giunto il momento di andar via , tra lavandini che improvvisamente perdono (riparati non sai nemmeno te come, ma con soddisfazione) e mille altre cose che non stò qui ad elencarvi.
Ed ora la casa è piena di cartoni, una cosa indescrivibile.
Tutta roba di LEI , ovviamente. I miei saranno si e no una decina.

Andranno tutti trasportati dal punto A della città al punto B.
trasportati da me, ovviamente. Tocca noleggiare un furgoncino che tanto ino non dovrà essere, visto che dobbiamo portare anche la rete matrimoniale , il materasso ecc.
E chi lo sà portare stò coso? boh. Speriamo bene, cercando di non prenderlo troppo grosso.

I pacchi, vi dicevo. Per fortuna che c'entrano nell'ascensore , anche se mi sento in colpa al pensiero di usarlo come montacarichi, già mi immagino lo sguardo di biasimo fatto dall'inquilino del terzo piano, al grido "asceeeensorreeeee" , visto che lo aspetta da tre minuti e non esiste che se la fà a piedi, anzi domani contatta pure l'amministratore e mi fa fare la cazziata.
Ma tutta sta roba le serve davvero? Ho provato a contestare, a chiederle di buttare qualcosa, ma niente.
Servirebbe un tir lituano , per fare un viaggio solo.
Ho provato timidamente a chiedere a qualche collega di darmi una mano, ma c'è chi piuttosto che farlo ha prenotato le vacanze mesi prima, così aveva un'ottima scusa per dirmi di no.
Quelli che invece han fatto l'errore di essere già tornati son invece stati contattati tramite un discreto sms , che in questo modo hanno la possibilità di pensarci, fare i conti con la propria coscienza , e poi rispondere di no.  In ogni caso, tra scartoffie legali , scartoffie materiali , cartoni troppo pesanti e che cazzo riempili di meno che poi li devo portare io, sti giorni è tutto uno stress assurdo.
Uno vorrebbe pure pagare una ditta incaricata, fare girare l'economia, ma con i prezzi dei preventivi l'unica cosa a girare sono state le mie gonadi.
devi stare attento a tutto, a tutti. Chiarire il prezzo di ogni servizio che chiedi, che tutti ti vogliono fregare. E' una giungla piena di predatori , non appena la gente sente che hai dei soldi (pochi e contatissimi) fiuta l'odore della pecunia e cerca di arraffarne più che puo' , con o senza ricevuta.
Tra l'altro, qualche settimana fà entrammo in casa (che non è arredata) e montammo alle pareti i ganci per l'accappatoio e la barra che tiene gli asciugamani. Nuovi, presi da LeroiMerlen. Montammo pure lo specchio e la luce sopra. Nel frattempo la proprietà ha fatto venire una ditta per fare dei lavori di ristrutturazione, prima di consegnarci l'immobile, e son spariti.
No, almeno lo specchio e la luce sopra ci sono ancora, son finiti in un'altra dimensione gli appendini.
Ora , non è solo per i soldi, ma pure per il tempo che abbiamo perso a montarli.
Ma che cacchio di arraffoni accattoni si prendono questi cosi, giusto perchè è quasi considerato "normale" prenderli? Domani lo comunico alla proprietà e , cosa rarissima per uno tranquillo come me , mi sà che faccio un po' di casino.


Quanto è brutto vivere in una città in cui non hai veri amici , fossi stato a Napoli avremmo fatto tutto in sei, impiegandoci non più di due ore. Invece mi toccherà tribolare avanti ed indietro , sotto un sole cocente.
Se avrò il tempo di scrivere posterò qualcosa nei prossimi giorni, in ogni caso fatemi gli auguri e soprattutto, se qualche amico vi chiede aiuto per il trasloco - fatelo per me - AIUTATELO.


ps post terapeutico, ora mi passa.
;)

mercoledì 24 luglio 2013

Gli effetti del caldo sul mio organismo

Visto che noi italici siamo un popolo che ci piace tanto lamentarci del caldo ad agosto e del freddo a gennaio, considerato che il clima rappresenta ad oggi l'argomento di conversazione più utilizzato quando non si sà di cosa parlare con uno o più interlocutori , ribadito che fà caldo , procediamo.

Sto tutto sudato. E mi metto pure la maglietta della salute sotto la camicia, quando vado a lavoro.
Lo faccio per motivi igienici , che mi fà schifo se mi si attacca la camicia sudata al corpo , e poi lavarla è anche più complicato. quando finisco e me la tolgo, sembra un po' come quando gioco a calcetto e prima della doccia la tiro via, appallottolandola , come simbolo della fatica che è stata prodotta.
Tanto poi la lava la mia lei.

Mangio di meno, almeno sulla carta.
Diciamo che uno opta per i piatti freddi, ma - vi dirò - sinceramente hanno tutti la stessa temperatura, che non saprei nemmeno quantificarvi. Quando li tocco non mi scotto nè sento freddo, è la stessa porcellana di sempre. In ogni caso pasta fredda con le solite cose, poi se prendo anche la carne lo faccio tutto stommacato , che fà caldo e potevo pure evitare. Infatti a volte evito.

Sugli autobus o sul tram cerco di sedermi non dal lato dove picchia il sole,altrimenti poi mi stordisco e scendo alla fermata sbagliata.

Torno a casa e mi chiedo perchè non c'è acqua nel frigorifero. A Lei piace a temperatura ambiente.
Ma se ci sono 40 gradi? Che fai?
Ok, forse dovrei provvedere io a metterla in frigo, ma la mia pigrizia non la scoprite certo oggi.

Ogni tanto mi bagno la testa, così per non farla surriscaldare troppo. E meno male che ho ancora i capelli, mi immedesimo nei calvi e mi gira la testa al solo pensiero.

Non riesco a dormirle abbracciato. Ma non riesco nemmeno a dormire a pancia sotto, oppure di fianco.
Mi sveglio durante la notte, poi all'alba prima del necessario.

Indosso i bermuda , o i pantaloncini corti, non sò nemmeno come si chiamano. Sono comodi, non saranno il massimo dell'eleganza, soprattutto se sotto non ci metto i calzini corti ma quelli normali, però si stà bene.

Scrivo davanti al ventilatore, che è diventato non dico un amico, ma un affezionato conoscente.
Sono di quelli che lo mettono a "uno" , senza necessità di sforzarlo troppo , ma conservano il dubbio di cosa possa succedere se lo metto a "tre" , visto che qualche volta a "due" già sembrava vibrare come per esplodere.

Aumentata la frequenza delle docce, che poi se hai la ascella pezzata la gente sul tram se ne accorge e ti guarda schifata. Non che mi sia capitato, visto che ci sto attento apposta , però capita di vedere le espressioni di biasimo delle persone quando è presente in carrozza un puzzone , e credetemi il disvalore sociale della cosa è un'ottimo incentivo a tenersi ben deodorato. Sinceramente anche io inizio ad avere la puzza sotto il naso e spostarmi , ricordo che prima ero ben più tollerante.

Avanti , please , ciarlate con me di clima , di caldo torrido, umidità ecc ecc ecc.

lunedì 22 luglio 2013

La tristezza della classifica dei blog

No, non trovo triste il fatto che ci sia una classifica dei blog, anzi.
Per un tipo competitivo come me una cosa del genere è solamente positiva, è stimolante più di una prugna il lunedì , ti motiva come un animatore mentre sei al tavolino del bar e l'ultima cosa che vorresti fare è alzarti e ballare di gruppo , ti fà sognare come una fiction trasmessa dalla rai una serata qualunque, che bastano due scene per mandarti da Morfeo.

La cosa che trovo triste è un'altra , ed ora ci arrivo.
Spesso non mi trovo d'accordo con le varie classifiche e le posizioni occupate al top , tipo come quando vedo gli amici di Maria in testa alle vendite di cd, la Juve che domina  oppure la trilogia delle cinquanta sfumature di squallore come i libri più venduti in Italia per settimane e settimane.
Il fatto è che da quando ho anche io blog loving ogni tanto vado a vedere la classifica dei blogghe, così per sfizio, senza velleità.
Ed ecco cosa trovo:


Questi sono solo i primi dieci posti, ma più o meno è lo stesso fino alla trentina.
Notate nulla?

Ma davvero i blog che hanno più seguito in Italia sono i Fashion ?
Ma quanta gente c'è in Italia che la mattina , mentre stà in metropolitana, dice "mmm , fammi un po' andare a vedere se hanno messo qualche nuovo post con qualche nuovo abbinamento!"  ???
Quanta gente che, a tavola , mentre fà la pausa pranzo, usa come argomento di conversazione l'outfit?( che io sinceramente non ho manco capito bene che cosa sia.)

Però voi potrete dire qualcosa tipo "ma devi vedere la classifica dei blog personali!"
Dite che lì ci sarà qualcosa di diverso?



Non so se si vede bene, ma più o meno è la stessa cosa.
Vabè che non ci sono solamente gli italiani , quindi una classifica "pura" non è possibile.
Mi sembra comunque giusto motivare un po' le cose che stò dicendo, anche perchè in effetti contro questo genere di blog non ho nulla.

Il fatto è che , personalmente , ritengo che il blog dovrebbe essere uno strumento usato per raccontare , per esprimere pensieri , una specie di piccolo libro incompleto , una fonte a cui ogni tanto qualcuno viene ad attingere quando ha sete di te.
E tu gli dai da bere storie, aneddoti , riflessioni più o meno profonde , sciocchezzuole.
Magari all'inizio , il tizio che ha inventato i blog l'ha pensata più o meno così.
Poi è arrivata la contaminazione. Il commercio. Le grandi marche.
E la gente ha smesso di leggere, di usare uno strumento che era nato per una specifica funzione e l'ha fatto diventare un catalogo.
Sia chiaro, è solo un mio parere, personalissimo, non pretendo certo che tutti la pensino come me.
Però se ogni settimana le pagine internet più visitate sembra che siano di una tizia che si mette le mutande sopra la gonna (ad esempio) perchè magari è uscita dal cinema dopo aver visto Superman , e fà tendenza ,  allora provate a pensare a quante pagine piene di pensieri interessanti, divertenti, profondi , coinvolgenti , vengono riservate a soltanto un centinaio (quando va bene) di lettori affezionati. Uno spreco di materiale assurdo , in una nazione in cui tante persone che non hanno niente da fare preferiscono leggere i post su facebook e scorrere bacheche su bacheche quando potrebbero trovare l'universo sulle migliaia di blog italiani , come passare il dito tra i volumi di una libreria , e improvvisamente fermarsi , afferrarne uno e pensare "ma si, prendo questo!"

"Frequento" blog di gente davvero in gamba, o che sà scrivere o che scrive cose belle da leggere , ed a volte non posso non pensare che ci si trovi in quattro gatti a commentarli , quando meriterebbero una platea più ampia. Tutto qui, nulla di personale verso chi ha gusti diversi dai miei, la critica è al sistema e certamente non alle persone . Ovviamente, ognuno legga quello che più l'aggrada! ;)









sabato 20 luglio 2013

Ritorno al passato


Ieri son tornato a casa.
Questo termine lo uso ancora per identificare la città in cui sono nato, l'edificio in cui ho vissuto per venticinque anni , le persone con cui sono cresciuto.
No, aspettate, cerco di non fare un post palloso nostalgico, non andate su altri blog a leggere cose più divertenti. Date a queste righe una possibilità.

Era da molto che mancavo,  talmente tanto che non saprei nemmeno dirlo con precisione. Forse febbraio, forse qualche settimana prima.
Arrivo con la freccia superveloce ma che comunque dopo 4 ore mi ha spiegazzato le ginocchia, che non riesco mai a stenderle ed ho sempre qualcuno avanti con cui litigarmi lo spazio sotto il tavolino, tipo come quando vai al cinema e contendi con il tizio accanto il bracciale per il gomito.
Son le 21 , rimango piacevolmente sorpreso nel vedere la stazione di Pz Garibaldi (uno dei posti notoriamente più insicuri della città, ma essendo una stazione ciò è normale) ancora viva. C'è gente, è illuminata , qualche negozio è aperto ed in particolare posso fare il biglietto della metropolitana , quando appena un paio di anni fà arrivavo e era tutto chiuso, non vi racconto i giri che facevo per procurarme , non volendo girare senza, visto che son sicuro che il giorno che lo faccio, anche per una sola corsa, mi beccano. La metropolitana passa praticamente subito, una coincidenza che non mi permette di dirvi se le cose son migliorate anche sotto questo punto di vista, ma dalla felicità degli indigeni sulla banchina direi proprio di no.

Sui vagoni , un po' tetri - mi han ricordato quelli della metropoli americana di Ghost (ma dove l'han girato?) mi cerco un posto tranquillo , in mezzo alla gente. Ho imparato sin da ragazzo che è bene non isolarsi mai , in questi casi , che è un attimo che si avvicini una banda di ragazzacci e ti fotta il rolex. Però io non ho un rolex, quindi pormi questo problema mi sembra alquanto esagerato.
E' che non sono più abituato a certe facce , al modo di parlare urlando , al dialetto "pesante".

Arrivo alla metro di destinazione, e trovo un uomo che sta litigando con la macchinetta delle bibite e schifezze. Quella pansa mi è familiare, trattasi di pansa paterna.
E' un po' che non la vedo. Ero preparato a rivederlo, ma in macchina. Non così, improvvisamente.
Si volta e mi vede, distinguo chiaramente sul suo volto un'espressione di felicità.
Eccheccazzo, son pure mancato mesi e mesi.
E mi sento pure un po' più in colpa adesso, visto che avverto la consapevolezza di questa assenza.
Mi son organizzato male, malissimo, e non son riuscito a scendere nemmeno per un fine settimana per metà anno. Puo' sembrarvi poco, ma per come sono fatto io è una eternità.

Ci abbracciamo, in quel modo in cui si abbracciano padre e figlio.Un po' timido ed impacciato, da uomini veri, insomma, non abituati a ste cosucce.

"ma che stai facendo?"
"eh volevo prendere una cosa al bambino...ma sta cos' s' è presa i soldi!"
"E che volevi prendere, che quello è piccolo? escono anche gli omogeneizzati dai distributori?"
"Ma no, chillo s'è fatto grande , mo che lo vedi...stà in macchina!"
"Ah, l'avete portato?"
"Eh , si, voleva venire pure lui!"

Mio nipote avrà si e no otto mesi.
Non mi risulta parli ancora, eppure a quanto pare non solo capisce tutto quello che gli dicono, ma anche i membri della mia famiglia capiscono quello che lui pensa.
A volte me lo passano a telefono, dicendomi che "vuole parlare con me".
Ed io lo chiamo per nome, per farli contenti, e sento dall'altra parte:
"eeeehhhh uhhhhhhh gggghhhhh"

Sto bambino ha fatto diventare tutti scemi in famiglia.
Bello è bello, ovviamente vi dico che è il bambino più bello del mondo, voi non ci crederete  pensando che "dicono tutti così" , lo capisco, ma guardate che dico sul serio. E' oggettivo.

Arrivo in macchina , dove lo trovo in braccio a mia madre, che mi guarda con la stessa espressione che aveva prima su il mio vecchio, e mi fa' "Gèèèè , finalmente!"
Però lei non vale, era venuta sù qualche settimana fà.
Comunque il piccolo centro dell'universo mi guarda , incuriosito.
Non ci vedevamo dalle sue prime settimane.
Non sò se si ricora di me, abbiamo avuto diverse, profonde, discussioni telefoniche.
Magari stà pensando qualcosa tipo "Ah, adesso mi ricordo, eri tu allora!"

Ci avviamo verso casa, vi risparmio gli orrori che ho dovuto osservare a livello di guida , da parte praticamente di tutti gli utenti della strada. Non potrei più guidare qui, tra gente che cammina al centro della carreggiata (di due corsie) semafori rassegnati , che ormai sembrano dire "vabbuò, fate come volete" e le rotonde...mio Dio le rotonde. Sembra che si tiri a sorte per vedere chi abbia la precedenza. Si decide sul momento, a volte si passa a volte si aspetta.
Tutto questo caos è meravigliosamente ordinato, posso assicurarvi che avvengono qui molti meno incidenti che nel resto d'Italia. (anche se le assicurazioni dicono il contrario, ma quello è un altro tipo di problema che non stò qui a spiegarvi) Forse è perchè si stà sempre attenti, devi aspettarti tutto in qualunque momento. Dalla coppia senza casco e senza luci che arriva di corsa, alla buca in carreggiata che meno male che non l'hai presa.

Dopo questa esperienza di revival, arriviamo finalmente a casa, dove le mie sorelle han già preparato la tavola. (imbandito , ok , ma qui diciamo così.)
Mia sorella ha un altro tatuaggio, una scritta in spagnolo di cui capisco solo la parola "alma".
Il senso genrale mi sfugge, speriamo che almeno il tatuatore sappia cosa le ha scritto.
Si lascia abbracciare. Cazzarola, allora è proprio da tanto che manco. Ricordo che , sin da piccoli, non riuscivo mai ad abbracciarla, che correva , scappava via , al solo pensiero. Le dava fastidio.
Le cose poi non erano migliorate nemmeno dopo che avevo iniziato a deodorarmi frequentemente, quindi suppongo che erano reviniscenze dei dispetti da piccoli.
E' tornato il figliol prodigo, la tavola sia imbandita dei migliori spaghetti di mammà.

Sono a casa, della bellezza di una cosa del genere te ne accorgi solo quando non la vivi tutti i giorni.
Ho spesso un senso di colpa verso i miei, per il fatto che non li vado a trovare quasi mai, per il fatto che le telefonate son sempre più brevi, semplicemente perchè ho da fare non sò cosa.
Senso di colpa perchè stanno invecchiando, ed io proprio ora non ci sono.

Però adesso vedo la gioia che ha portato il nuovo arrivato, e non sò descriverla.
Mi limito a dirvi che si mette sul tavolo a ballare sulle note della canzone del coccorillo, con tutti gli altri che si muovono come cretini.
Ed è molto molto bello.
Come è bello vedere mio padre che fà il nonno , che lo prende in braccio di continuo, che se lo sbaciucchia. E pure il piccolo, dovreste vedere come ride.
Non me l'aspettavo. Mi fà pure un po' strano.
Poi sento papà dirgli "vita mia!" , viene quasi da essere un po' gelosi.
Mmm ovviamente non posso ricordarlo, però chissà se anche con me faceva così.

Sorrido anche io, adesso son più sereno. Ribaltando un po' la concezione classica di quando un figlio va via, adesso son IO che posso partire tranquillamente, visto che alla fine sembra se la cavino bene anche senza di me. Posso lasciarli fare la loro vita, senza sentirmi in colpa per essermene andato (che poi è stata una necessità, visto che volevo un lavoro vero, con tutele diritti stipendio dignitoso ecc.)

Comunque , a dirvi la verità ,  forse sorrido pure perchè gli spaghetti alla pizzaiola di mammà, son sempre gli spaghetti alla pizzaiola di mammà.



giovedì 18 luglio 2013

Sapessi come è strano sentirsi divorati a Milano

La città meneghina è famosa per gli aperitivi , la settimana della patata ovunque in giro  moda , la nebbia (che poi non è che ci sia davvero, e se c'è non si vede) e le zanzare di merda.
Di solito aborro le volgarità , mi danno un fastidio tremendo sia a sentirle che a leggerle.
Ma le zanzare, quelle grandissimi zoccole, mi danno ancora più fastidio.


Questo è il mio povero polpaccio destro. Il sinistro non è messo molto meglio.
Due giorni fà partita di calcetto, in un campo che sembrava un allevamento di zanzare.
Ovviamente mi ero premunito , protetto.
Avevo preso all'esselunga uno spray , di quelli pure di marca, no quelle cose che boh speriamo funzioni. Me ne spruzzo un (bel) po' prima di uscire, e poi ne metto altro arrivato in campo, prima che inizi la partita. E lì vengo assalito. No, non (solo) dagli insetti, ma dagli altri giocatori.
Arriva tizio:
"Uh, me ne presti un po'?"
"Ma certo!"
Arriva Caio, che guarda.
"Uh, un po' anche a me per favore, che mi stanno divorando."
Ma vai, tranquillo, figurati!"
Ed ecco Sempronio:
"Eh, avete lo spray? Mettimene un po' dai!"
(e si fa' spruzzare su tutta la superficie corporea, che era pure tanta)
"Di chi è lo spray?"
Fa' uno un po' più educato.
"dai , è mio , ma fai pure."

Alla fine ne sopravvive giusto un po' per il dopo doccia.
Ma io sono un signore.
La prossima volta uso quello con la pallina roll on. Poi vediamo chi ha il coraggio.

Comunque sono stato divorato da questo insetto la cui utilità nell'equilibrio della natura mi è ancora sconosciuta. Che se ne fà l'ecosistema?
E poi perchè è stato creato un insetto che si mangia il sangue, e non uno che si mangia il grasso?
E pensare che c'è gente che ha paura dei vampiri.
Bah.

Io me le immagino ste cesse, che vedono sto enorme bisteccone quale son io, e tutte con la bava alla bocca si avvicinano e banchettano.
tra l'altro è un mistero come abbiano potuto attaccare il polpaccio, visto che indossavo i calzerotti pesanti. Forse hanno approfittato del dopo doccia.

Il risultato è che mi sto grattando da due giorni, ho provato qualunque cosa possa lenire un po' il fastidio, l'aloe vera, l'aloe finta , l'ammoniaca , la protezione h.
Ed è pure un po' piacevole il fatto di grattarsi, sapete?

In ogni caso mi sà che per un paio di mesi appendo le scarpette al chiodo, prima di morire dissanguato.


domenica 14 luglio 2013

Quando lui è solo in casa

 Lasciare il proprio uomo a casa , da solo , per quattro\cinque giorni è la cosa più stupida che una donna possa fare, subito dopo l'andare dal parrucchiere in un giorno di pioggia.

E non perchè l'uomo in questione potrebbe organizzare improbabili festini con altrettanto improbabili donne prese chissà dove , bensì per il semplice fatto che , come ho scoperto da quando ho lasciato il nido materno,  le case - ahimè - non si puliscono da sole.
Ed in quattro giorni ciò che si puo' accumulare ed accumulare, nel caso in cui tu segua la corrente di pensiero del "faccio domani tutto insieme, ora sono troppo stanco" , è davvero tanto.

Lei torna tra Quattro ore.
Devo scendere per andare a prenderla alla stazione (leggi indorare la pillola) tra tre.
Tre ore. Ci vorrebbe Mary Poppins, ma andrebbe bene pure mammà.
Un buon inizio sarebbe smettere di scrivere questo post , e via di olio di gomito.

Ma ubi maior, non puoi fermare la voglia di scrivere. Soprattutto se l'alternativa è laboriosa.
Comunque, vediamo un po' cosa c'è da fare.
1) Prendere tutte le bottiglie di plastica di acqua , piegarle, metterle nella plastica.
Son tante, è estate, mannaggia. Vabè, fin lì.
2) Raccattare tutta la biancheria che , in un impeto di libertà, mi son tolto "al volo" ed ho lasciato chissà dove. I miei calzini , quando li tolgo , si dicono addio.
3)I piatti. Per quanto abbia cercato di restare aggiornato, che è estate fà caldo e vengono i mostri in cucina, qualcosa c'è sempre. Comunque mi sto specializzando, quindi ok.
4) Il joypad della playstation. Metterlo a posto, come se non lo avessi usato.
5) il buco sulla poltrona, in memoria delle mie chiappe , và un po' sistemato.
5bis) Il letto. Dove saranno le lenzuola?
 6)Il bagno. Non ci puoi solo far pipì e pupù, ogni tanto devi anche trattarlo bene.
7)Varie ed eventuali.
8) Spazzata a terra
9) Trovare una colf last minute.

A volte penso proprio che dovremmo comprare un bel tappeto.
Chi non ne ha uno dove le nasconde briciole e polvere?

martedì 9 luglio 2013

sapore di sale , sapore di mare, sapore di cocco.

Arriva l’estate , portando con sé tutti i suoi clichè.
I corpi trivellati dalle zanzare , che banchettano con noi nelle sere umide.
Le  storie con le ragazze che nel loro paese non la fanno annusare a nessuno , ma che quando sono in vacanza, lontane da sguardi paesani , provano un po’ di tutto.
Le notti bollenti -  ma non per quello che pensate voi, mi riferisco alle ustioni dovute alla tintarella ardita (che tanto la crema solare pensavo l’avessi presa te )  .
Le lunghe corse affannate, il mare i giochi le fate ( le fate?? Ma se serviva una rima con affannate non era meglio “le tate”?)

Ieri son riuscito , finalmente , a passare una giornata in spiaggia anche io.
Andare a mare con la tua donna non è mai facile.
Scendi dall’auto, ti carichi i due zaini, l’ombrellone , la borsa delle bibite , mentre lei contribuisce portando le bocce.  Percorri sotto il sole la distanza parcheggio-spiaggia , sperando che di spiaggia si tratti e che non sia un miraggio dovuto all’insolazione. Arrivi sulla sabbia , provi a fermarti un secondo , ma lei:
“Guarda lì c’è un posto buono, quelli se ne stanno andando!! Presto, prima che se lo prendono!”
(ndr lei è romana, e come tutti i romani cresce con questa sindrome, dovuta alla difficoltà di trovare parcheggio. Il problema è che poi estendono questo modus pensandi ad ogni aspetto della vita)
Andiamo nel posto buono, ormai conquistato. In effetti buono è buono, solo che deve esserci una base in cemento sotto, visto che proprio lì sembra impossibile piantare l’ombrellone a più di 20 cm di profondità.
Ovviamente non puoi lasciar perdere, ne và della tua virilità.
Mentre pianti l’ombrellone tutti ti osservano , le ragazze che giocano a pallavolo , le mamme sotto l’ombrellone mentre fanno mangiare i piccoli , i bagnini che distolgono lo sguardo dall’acqua apposta, persino quelli che vendono il cocco.
Ti senti osservato da tutti, ce la devi fare.Provi a perforare qualche centimetro più a destra, che magari lì non hanno cementificato.
Ci riesci pure, anche se non è il massimo della stabilità. Ma il tuo onore è salvo.
Dai una breve occhiata ai vicini.
Oh cacchio, lo sapevo.
Donne single ovunque. Il classico gruppetto da tre, con a distanza l’altrettanto classico gruppetto di uomini che ha steso gli asciugamani dietro, con il proposito di fare acchiappanza, ma che non si è ancora fatto avanti. Da quando non si puo’ più giocare a pallone, la cara vecchia scusa di colpirle con il super santos e poi andarlo a recuperare chiedendo scusa e invitarle dicendo:
“Scusami! …ascoltate vi va di giocare a tet….ehm sette si schiaccia?””
Da quando non si puo’ più dicevo, solo i veri uomini riescono ad abbordare sulla spiaggia. Sembra che il numero di storie estive sia diminuito del 35 % , sono dati che devono far riflettere.
Poi c’è la ragazza sola, che vuole stare tranquilla. Ha con sé almeno un libro , di qualche autore strano , che faccia pensare che lei sia una intellettuale. E’ ferma lì, a volte assorta guardando le onde , attraverso i suoi onnipresenti occhiali da sole. Sembra che stia dicendo al mondo : “Lasciatemi stare, oggi è il mio giorno libero, non voglio rotture di scatole, il primo che mi colpisce con un super santos glielo buco!”
Mentre invece è semplicemente in attesa del suo principe abbronzato, che arrivi lì commentando il suo libro. Colto, simpatico, intelligente e soprattutto con gli addominali da fuori.
Il problema è che il principe abbronzato preferisce rimanere al bar a giocare a bigliardino con gli amici, quindi difficilmente gli appartenenti a queste due specie  si incontreranno. Alla fine lei, dopo qualche ora di noia, in genere ripiega l’asciugamano e se ne torna mesta a casa.
C’è anche la femmina ardita, quella che fa ciarlare tutta la spiaggia , con il suo costumino osè.
Le altre donne la guardano , un po’ invidiose , un po’ infastidite.
Gli uomini la guardano , un po’ arrapati, un po’ arrapati.
Anche se non vuoi , visto che sei in compagnia (Pericolosa) anche il tuo occhio cade su di lei.
Poi si rialza, e poi ci ricade.
Ufficialmente stai guardando il colore che l’acqua assume all’orizzonte, con l’increspatura delle onde che crea un gioco di luci con il fondale.
Fino a quando anche la tua lei parte con i commenti.
“hai visto quella?”
“eh?Quale?”  (replichi , simulando nonchalance)
“quella con il costume nelle chiappe, lì a riva…”
“eh? Aspè… aaaaah , quella …. “ (in realtà stai aspettando che esca la radiografia)
“secondo me è rifatta…”
“Dici? Eppure dalla lastra non si vede il silicone…”
“eh?”
“no, niente…dicevo, vabè , comunque se è così , è rifatta bene….”
“Pure quelle labbra, a canotto proprio…”
“Quali labbra dici?”


Poi passa il tizio del cocco. A me il cocco non fa impazzire, comunque lei ne aveva voglia.
“dai , prendine un po’.”
Ok, ne prendo un po’.
“buongiorno! Mi da… (a che unità di misura viene venduto?boh) mi dà un po’ di cocco?”
Lui prende e mi mette tra le mani due spicchi.
“Quattro euro!”
Eeeeeeeee! Avrei dovuto  controllare la quotazione odierna sul  Sole24ore.
E comunque sembra che accetti anche assegni o carta di credito.
“Va bene il bancoposta?”
Alla fine trovo del contante , e pago il bene. Torno sotto l’ombrellone , le consegno il prezioso frutto.
“quanto ti ha fatto pagare?”
Mi vergogno quasi a dirle la verità. Oltretutto ho pure paura di prendermi una cazziata, come quando vado al mercato e torno con la verdura pagata come fosse oro.
“due euro!”
“mmm , che prezzi. Vabè.”
“ehm… l’uno.”
“eeeh? E perché l’hai preso?”
“eeee….”

Non è manco per i soldi, è che a lei non piace essere fregata. Son ragionevolmente convinto che se fosse andata di persona, avrebbe ottenuto tutta la cesta a 14 euro.
Da quel momento, comunque , ha mostrato una strana insofferenza per il tizio, ed ogni volta che lui passava con la sua trombettella , recitando il suo tormentone “ccocccobbeelllococccofreeeesco!” temevo per la sorte di quel povero omino.
Alla fine si è placata, anche se dubito che in futuro mi darà ancora dei soldi in mano per comprare qualcosa.

domenica 7 luglio 2013

Quando la cena è una (brutta) esperienza da raccontare # 01

Al giorno d'oggi tante persone utilizzano i vari siti specializzati in recensioni dei ristoranti per trovare un posto carino, e possibilmente economico , dove andare a mangiare senza avere brutte sorprese.
Il fatto è che poi le brutte sorprese arrivano lo stesso, e quale miglior vendetta di lasciare  una ulteriore recensione in cui ci si puo' sfogare del fatto che i camerieri abbiano messo il pollice nel piatto oppure ci sia stato assegnato un tavolo talmente vicino al bagno , che al posto dei tovaglioli c'era la carta igienica?

Visto che gironzolo spesso per questi siti, ho pensato che sarebbe stato carino fare un breviario commentato di alcune di queste tristi esperienze , vi assicuro che i commenti son tutti autentici.
Ho deciso di iniziare con Roma, città in cui le trappole per turisti possono in alcuni casi essere dietro l'angolo , e quindi tocca da'a' sta' attenti , che te cojonano!



"servizio PESSIMO,cucina peggiore del servizio: avevamo chiesto antipasti per 6, ci hanno portato un antipasto per 2 (affettati mezzi rancidi), e a nulla è valso richiedere più volte il resto."

Mmm. Deduco che quattro persone non hanno potuto mangiare gli affettati mezzi rancidi.
E voi avete pure continuato a chiederne altri?
E se loro hanno fatto orecchie da mercanti, perchè non vi siete mangiati almeno quelle?

"il conto è anche abbastanza salato, la cosa più scandalosa è stata farci pagare DIECI euro per una mozzarella di bufala vallelata (ce l'hanno servita ancora imbustata...) minuscola,di quelle che al supermercato vendono a 2 euro."

Mio Dio.  A Mondragone  (CE) con quella cifra ti prendi in affitto una Bufala ,e per almeno una settimana.

Il resto non lo so, e non lo voglio neanche sapere: se per secondo chiedi la coda alla vaccinara ti sparano 20 euro..prezzi eccessivi per mangiare su una tovaglia di carta..sconsigliato

Vabbè, ma domandare è lecito e rispondere è cortesia.
 E comunque se ci fosse stata quella di plastica, il prezzo sarebbe diventato ragionevole??


salve a tutti sono stato a mangiare da XXXXXXX il x/0x/200x ,mi hanno fatto prenotare alle ore 14,09 per mezz'ora dopo,mi metto a sedere alle 14,45 ordino da mangiare,mi arrivano i fritti senza pane ne vino(in bottiglia da 0,75 cl) , e mi viene detto che la fretta é dovuta dalla chiusura della cucina alle 15. arriva il vino ,che mi viene versato sul cappotto....mangio la pasta(scotta e poca)chiedo di ordinare il secondo e il cameriere mi dice che la cucina é chiusa.ore 15,15. dopo 30 minuti da quando mi sono messo a sedere mi...


Ohhh, ma io la conosco! Lei è quello....quello....massì, quello del film con Verdone... FURIO!?!?! 


35€ per una notte in bianco e acidità di stomaco, non ha prezzo, anzi no, 35€ per l'appunto.

Mmm , hai dimenticato i 5 euro per i Maalox compresse.


Da un piattino di salumi e formaggi da discount. Sbaglia il conto di 5 euro e sbaglia il resto di 5 euro

Vabbè , a quel punto potevate chiedergli : Scusate, ma avete bisogno di 5 euro?


il prezzo è totalmente spropositato rispetto alle porzioni e che il cameriere ha completamente travisato l'ordinazione portando quel che voleva.

Beh, dopo la cucina creativa, la sala creativa.
Solo i cuochi possono avere velleità artistiche?

Ma lo choc è derivato dal comportamento della “signora” che gestisce il ricambio dei tavoli!! E’ venuta al tavolo con il conto (non richiesto dal momento che avevamo finito di cenare da 30 secondi) l’ha “poggiato” senza alcuna grazia sul tavolo dicendo che erano arrivati i prenotati e quindi dovevamo lasciare libero il tavolo!!!!! Vi rendete conto?? Ci era forse stato detto che la nostra cena era “a tempo”??? Eravamo forse in un fast-food??? Non mi è sembrato dal conto!!! Non ci metterò più piede!!! Attenzione alla “signora” se andate…non mi stupirebbe se vi mordesse!!"

Vabè dai. Prima o poi doveva finire la cena , non è che puoi anche digerire.
Una volta che hai finito di masticare , giuridicamente hai ottenuto la prestazione per cui hai pagato
Io avrei ordinato una porzione di patatine , giusto per rimanere ancora un po', così la signora ed i prenotati si attaccavano al tubero.

ORA PASSIAMO AD UN LOCALE IN CUI BEN QUATTRO PERSONE CONCORDANO RELATIVAMENTE AD UN DETERMINATO ASPETTO:

Prima ci hanno fregato con "facciamo due taglieri di antipasti misti" = 160 euro;
DA EVITARE !!!!!!

In due:antipasti ottimi su tagliere!due carbonare da dimenticare:pasta scotta!!!vino della casa....per soli 100 euro!io non ci torno davvero

Locale tipico cucina buona camerieri poco cortesi, prezzi alti il tagliere di antipasti misti sara pure buono ma e' un vero salasso... io non ci torno

innanzitutto, se non volete spendere uno sproposito, evitate gli antipasti (seppure ottimi).
Ed il concetto viene ribadito anche a livello internazionale da un turista:
Never ever in XXXXXX. Turistic restaurant too expensive, in a very noisy place. The waiters looks nice but they pushy you on shared places very very expensive. 120 euros in 2 people to eat Antipasti and Linguine with bad wine. Not good deal.

Mi sembra di capire che sia meglio partire dalla pasta, o al limite andarci già mangiati.

Poi ci sono alcuni commenti , fin troppo lusinghieri, che fanno sospettare che il titolare o qualche amico sia venuto a recensire, tradendo un po' lo spirito della cosa, e facendosi un po' pubblicità:

Ci sono stato a mangiare con mia moglie e mio figlio rimanendone estremamente soddisfatto, dall'antipasto al contorno tutto di ottimo livello, per non parlare del sorbetto al pistacchio una vera chicca finale che mi ha fatto terminare un ottima cena nel migliore dei modi.. servizio e prezzo all'altezza della cucina di primo livello.. andare a cena e ritrovarsi affianco gente come Renato Zero, Gigi Proietti, Carlo Verdone, Francesco Totti e non pagare un supplemento per questo è un altro tocco in più che caratterizza questo splendido ristorante.

...Il sorbetto al pistacchio fa' fare la pupù?
Comunque davvero c'è gente che pagherebbe un supplemento per mangiare con i Vips?
Del resto beati loro, che possono permettersi gli antipasti.

Il sapore era ottimo come ricordavo, ma il fondo delle pizze era notevolmente bruciato.
Quando ho chiesto gentilmente di rifare almeno la pizza della bambina, mi è stato risposto che quella non era bruciata, e che di solito lo è molto di più. In ogni caso hanno portato una nuova pizza all'apparenza e al gusto del tutto normale. Mia figlia di 5 anni, però, ha vomitato tutta la notte e sta trascorrendo la domenica sul water.
Da segnalare anche la scortesia nei confronti di mia figlia che, stanca per la passeggiata al centro, un paio di volte ha parlato a voce un po' alta. In particolare, spaventata da un insetto sulla tavola, ha fatto un salto sulla sedia ed è stata guardata con disgusto. Erode insegna...

La pizza napoletana, signò, quella vera,  deve essere un po' bruciata sotto.
E comunque sembra a te, che TErode...
;P



sempre il proprietario ci porge le sue scuse per l'inconveniente e ci porge una ricevuta con uno sconto di ben tre euro: peccato che il prezzo da scontare a 25, cioè 28 euro, è comprensivo di due euro di pane che noi non abbiamo nemmeno mai visto arrivare in tavola! Fuggiamo via sconcertati e sinceramente un po' schifati: il vecchio trucco di gonfiare il conto per poi fingere il super sconto è la goccia che fa traboccare il vaso.

Ok, ma invece di fuggire via sconcertati e sinceramente un po' schifati  non potevate farglielo notare?
O almeno farvi portare il pane?