lunedì 28 ottobre 2013

Il mio accènto ed il corso di dizione

Da un mesetto ho iniziato un corso di dizione.
Non per perdere la cadenza napoletana - che tra l'altro molti confondono con la romana , gli anni passati lì devono avermi condizionato un po', con tutti quegli "ao' , dovevo , tocca da , che stai a dì  e soprattutto sti cazzi - quella non mi procura fastidio, anzi ne sono pure un pizzico orgoglioso. Ho scritto un periodo troppo lungo e sono rimasto fregato con la punteggiatura, più che un corso di dizione ne avrei bisogno di uno di scrittura,almeno per il blogghe.
In ogni caso, per chi riesce comunque a seguire il discorso, sto facendo sto corso, fondamentalmente per parlare più piano, o meno veloce , e con un tono leggermente più alto.
Dovete sapere che , quando non ci sto attento , piùomenoparlocosìequindinessunocapiscenienteemidice"eh?" emitoccaripeteretutto.

Insomma, prima lezione , ovviamente di presentazione. una ventina di persone circa , estrazione varia, professioni varie , un po' di patata ma niente di eccezionale.
Il maestro è un attore, cosa molto frequente in questo tipo di corsi.
Lo ascolti mentre parla, e noti subito la differenza con il resto del mondo. Ammetto che affascina quel modo di parlare tutto accentato giusto, ed infatti io che sono un fine osservatore ho già notato che il maestro ha almeno 5\6 fanse tra le donne che son presenti. Te ne accorgi subito anche dal fatto che ridono anche quando fa una battuta scadente. Ed io di battute scadenti me ne accorgo, come ben sapete.

La prima cosa che ti insegnano è a parlare con il diaframma.
Io pensavo fosse solo una specie di anticoncezionale, invece è un muscolo che ho scoperto di avere.
Si trova più o meno all'altezza degli addominali. Sinceramente è da un po' che non trovo nemmeno questi ultimi. La respirazione se vuoi parlare bene è fondamentale , altrimenti non serve a nulla imparare accenti , regole , tempi ecc ecc.

Il problema è che uno dovrebbe mettersi di impegno tutti i giorni, come ci è stato giustamente detto subito non basta un'ora e mezza a settimana per svoltare.
Stiamo parlando di un quarto d'ora al giorno, cazzarola , ma come è possibile che non riesco a trovare il tempo per farlo?
E' semplice, devo cercare la voglia di farlo, e non il tempo.
Quella del tempo , al massimo, è una scusa buona per la palestra.

E che cacchio.
Va beh.

Vi lascio con una chicca:
Le vocali non sono cinque!!!

Sconvolti? Perplessi? Delusi? indifferenti?





6 commenti:

  1. Sono contento della mia dizione abruzzo-pugliese, arrosticini&cimedirapa :)

    Moz-

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  2. diglielo ai milanesi che le vocali le pronunciano male!!! ;)

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  3. se vuoi ci mettiamo a parlare della fonetica includendo anche le semivocali, ma non mi pare il caso finché rimaniamo in lingua-madre (prova a fare dizione tedesca, poi mi saprai dire...)

    a me l'accento campano piace tantissimo e rosico perché non riesco ad imitarlo, ed è uno dei pochi che ancora mi sfuggono. ti prego, non coprirlo con dei virtuosismi!

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  4. ti lascio l'idea per un post futuro: un messaggio vocale dove pronunci le stesse frasi prima e dopo il corso di dizione.. così, per sentirti parlare come uno spocchioso settentrionale :D

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  5. sono 7, ma solo le toniche, e senza contare le semivocali come giustamente dice Nonsense... aver studiato linguistica mi ha sempre fatto venire voglia di parlare con una dizione perfetta che nascondesse (almeno per i primi dieci minuti) la mia provenienza calabra. I 7 anni di vita a Roma, infarciti di 'sticazzi', hanno aiutato, ma qui a Torino mi sgamano comunque tutti subito -.-''

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    1. Valeria, uno "sticazzi" vicino ad un "nè" credo che sia l'optimum.
      ovvero... a me piace come mi suona in bocca, quindi lo è!

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Commentate pure , pigroni.