sabato 19 ottobre 2013

Il vangelo secondo Gegge : Gli operai della vigna

In questo periodo, come i lettori più affezionati sapranno, son diventato , volente o nolente , un assiduo frequentatore della Chiesa.
Il sabato ho il corso di cresima, con la catechista che spiega proprio l' abc , roba che uno magari vorrebbe una discussione teologica un po' piu' approfondita, che almeno non ti addormenti.
E tutti con i menti abbassati, a contrastare il sonno.

La domenica c'è la messa, andiamo in una chiesa vip di Milano in cui il prete che fa il predicozzo è un teologo come si deve, che fa' riflessioni profonde , interessanti.
Ma , a parte l'omelia, il resto mi provoca un sonno tremendo. E poi c'è quel fatto che devi alzarti, sederti, alzarti, risederti, inginocchiarti.
Se avessi voluto fare tutta questa attività fisica sarei andato in palestra.

E il lunedì il corso matrimoniale, che devo dire non è male. Alla fine si fa pure amicizia, con altri poveri tizi che hanno la tua stessa condanna. E tutte le tipe a sfoggiare il loro anelluzzo, che io al Cagnaccio non l'ho ancora fatto. Va beh, con calma , eh.

Comunque, il succo è che tutta sta rilettura e lettura di testi sacri non puo' non portarmi a riflettere e criticare alcuni passi , che trovo quantomeno discutibili.
Oggi inizio con

LA PARABOLA DEGLI OPERAI DELLA VIGNA

Non sò quanti di voi la conoscano, non è molto famosa , infatti sembra sia un po' invidiosa del Figliol Prodigo, ma vabbe non siamo qui a giudicare.
La trama è piu' o meno questa:

La mattina presto degli operai si fanno trovare in un punto della città in cui i vari capitalisti dell'epoca andavano a cercare forza lavoro da assumere con un contratto a tempo determinato della durata di un giorno , forse piu' assimilabile ad un contratto a chiamata . Arriva il tizio capitalista , parla con alcuni operai e gli dice che lui ha una vigna che fa il vino buono, gli serve gente con i piedi puliti che non puzzino per calpestare l'uva , ed in cambio lui gli dà UNA MONETA D'ORO , come salario.
Una retribuzione che a quanto pare gli operai trovano conveniente , proporzionata al loro lavoro.
O almeno decente , insomma decidono di sacrificare la loro giornata attuando questa prestazione lavorativa , ritenendo adeguato il corrispettivo.
O forse avevano semplicemente bisogno di portare il pane a tavola.

Insomma questo li carica, e li porta alla vigna.
Dopo un po' il padrone si va a fare un giro e raccatta altra forza lavoro, che inizia quindi a lavorare a mezzogiorno. resta un mistero se abbiano fatto anche la pausa pranzo, Luca non ce lo dice.
(no, non ricordo quale vangelo riporta questa cosa, scusate ma sono troppo pigro per alzarmi cercarlo e controllare.)
Insomma questi arrivano alla vigna , e iniziano anche loro a lavorare.
Il capitalista a questo punto, che doveva avere un furgoncino molto piccolo, torna verso le 16 a cercare altra gente, e vede delle persone che stavano sedute tristi.
"che ci fate qui?"
"eh, oggi non abbiamo trovato nessuno che ci sfrutti per una paga misera!"
"ho un vigneto! Venite, lo faccio io!"
"Ok, grazie!"


Arriva la fine della giornata, ed è il momento di sganciare gli sghei.

Allora il proprietario della vigna prende e va prima dagli ultimi che sono arrivati.
"Ecco a voi UNA MONETA D'ORO!"

E quelli se ne vanno tutti contenti, chiedendosi se magari il tizio aveva bevuto un po' del prodotto che produce, prima di fare i conti.

Poi tocca a quelli che hanno iniziato dopo mezzogiorno , arrivano e -taaaac- UNA BELLA MONETA D'ORO  anche per loro.
"Grazie commendatò! Quando volete sapete dove trovarci!"

E infine è giunto il momento per quelli del mattino, che si son fatti il mazzo tutto il dì.
Contenti, perchè sapevano fare le proporzioni e si aspettavano un bel surplus rispetto al pattuito.

"UNA BELLA MONETA D'ORO PURE PER VOI! "
"ma...ma come... noi siamo qui da stamattina... e prendiamo lo stesso di chi è arrivato oggi pomeriggio?"
"scusate, ma noi abbiamo pattuito una giornata di lavoro per una moneta d'oro?"
"si, ma...."
"Embè? allora mo' che voi?"
"no, è che... gli altri...."
"arrivederci!"
"non finisce qui! Le faremo una vertenza sindacale!Andremo a Forum!"
"seee , ciao core!"



Insomma, questa storia contiene una morale molto importante.
Solo che lascio a voi l'interpretazione, forza cari lettori.
cosa avete imparato da questa parabola?
cosa vuol dirci?





1 commento:

  1. che per la chiesa la meritocrazia è un optional !

    satana è molto più democratico !

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Commentate pure , pigroni.