giovedì 1 agosto 2013

Ma quando lo inventano il teletrasporto?


E' andata.
Traslocato, spostato, rimosso , da qui a lì, da lì a qui.
Mal di schiena, mille improperi da brontolone , sudato sette t-shirt , ma alla fine è fatta.

Tutto in un giorno e mezzo, probabilmente volevamo entrare nel guinnes dei primati.
Se vi sembra troppo , non avete visto tutte le puttanate a cui il Cagnaccio non ha saputo rinunciare.
Le avevo chiesto di buttare qualcosa, approfittare per fare una cernita, insomma togliermi un po' di roba dalle scatole e lei invece ha messo tutto nelle scatole.
Sarà che parlo veloce, e non sempre si capisce bene quello che dico.
Del resto se quando partiamo per il fine settimana porta con sè almeno 2 trolley cosa altro potevo aspettarmi?

E quante scarpe. Non sapete che voglia avevo di lasciarle da qualche parte , per strada.
dimenticarle. Succede che si perda qualcosa in questi casi.
Comunque meno male che ci sono gli ascensori, il tizio che li ha inventati gode di troppa poca fama , secondo me. Lo dico perchè quasi nessuno sà come si chiama, quando invece tutti noi sappiamo chi ha inventato chessò il telefono (quello italiano, non il furbacchione americano che ha copiato) oppure il padre della lampadina e quello di facebook.
Invece di mr elevator sappiamo ben poco, tranne che probabilmente odiava le scale.
In effetti non andrebbe usato come montacarichi , più che altro perchè mr montacarichi è ancora più sconosciuto e vorrebbe anche lui un po' di gloria, ma tantè.
Finchè la roba ci entra, e soprattutto finchè la coppia ficcanaso del terzo piano non se ne accorge e poi se la canta con l'amministratore, vai con il su e giù.
Sapete, son rimasto bloccato nell'ascensore con un materasso. Era un abbraccio molto intimo, di quelli che poi le porte non si aprono più.Alla fine me la sono svincolata, facendogli capire che non avevo intenzioni serie. Con la rete non sono stato così fortunato, ho dovuto fare tutti e quattro i piani a piedi.

Ma la cosa peggiore è stato caricare e scaricare tutto, ma proprio tutto, nel furgone.
siccome fino all'ultimo i proprietari non sapevano neanche loro quando avremmo potuto entrare, a causa degli ultimi lavori da finire, non siamo riusciti a prenotare in tempo il furgone che volevamo, quello in teoria ideale per dimensioni e costi.
Alla fine abbiam dovuto optare per un bestione , di quelli che nella vita non pensi mai di poter portare, che magari serve la patente Zeta.
"E' questo!"
Mi fà il simpatico tizio.
Simpatico e poco attento, altrimenti avrebbe colto la mia espressione di terrore, di sgomento, di incertezza , al solo pensiero di dover uscire dal parcheggio chiuso alla guida di quel coso.
Però nella vita di ogni uomo viene il momento in cui devi portare un veicolo più grosso di te, e quindi non ho potuto tirarmi indietro. Avrei voluto accattare al parabrezza qualche santino , ma alla fine ho tirato un sospiro e son partito. Dopo qualche chilometro vi avevo già fatto la mano. Il problema principale è che non vedi dietro, tranne che dai laterali. Devi quindi fare attenzione il doppio, andare piano e guardare ai lati che nessun ciclista della domenica se ne sfrecci improvviso.

Con un po' di prudenza, complice il poco traffico di questo periodo, alla fine ce l'ho fatta.
Il problema principale è stato far entrare il bestione nel cortile interno, visto che nel passo carrabile del portone ci passava filo filo. In più è stato deciso di entrare di culo (non nel senso di tentare una manovra di fortuna, intendo dalla parte posteriore) e quindi il coefficiente di difficoltà saliva.
Considerate pure che fuori c'era il mercato , un tizio da me bloccato che dopo un po' di pazienza ha fatto lo sborone dicendo "Oh, se vuoi te lo entro  io, eh!"....
...a cui io ho risposto con uno sguardo eloquentissimo , del tipo "oooooh, grazie!! " , ma lui niente, poi ha solo sbuffato , ma nessun contributo.
Alla fine, complice i consigli "piu' a destra, più a sinistra, attento alla vecchia" tutto è andato bene.
Visto che restava poco spazio per il transito della gente , abbiamo caricato tutto in fretta, poichè mi sentivo in colpa e dicevo praticamente a chiunque passasse "scusi per il disagio!" , ricevendo come risposta "ma no, si figuri!" , da tutti, tranne che da una anziana signora , che è passata tra lo stretto facendo uno sguardo di quelli del tipo "guarda i giovani d'oggi , non hanno rispetto."

Immaginate il mio furore nel momento che ho realizzato che non sarebbe entrato tutto in un solo viaggio, al solo pensiero di dover rifare tutto da capo stavo svenendo, mentre la mia lei ostentava sicurezza nel dirmi "lo fai e basta."
E' andata meglio di quello che pensavo, alla fine si erano liberati un po' di posti fuori casa ed abbiam potuto fare tutto con relativa calma.
Ma le goccie di sudore scendevano lo stesso, avrò perso qualche etto (poi prontamente recuperato, non preoccupatevi).
In tutto questo l'unico aiuto poi l'ho ricevuto dai miei, che erano saliti sù per veder casa (son curiosi come due scimmie curiose) e si sono prestati ad aiutarmi.
E meno male, che i colleghi a cui avevo chiesto hanno:
1) Collega A : Sto ancora aspettando la sua risposta su whatsup, appena vede gli orari dei suoi impegni mi fa' sapere
2)Collega B : Mi chiama alle 7 del secondo giorno, dicendomi che non puo' . Almeno ha chiamato.
3) Collega C: Non sò come, ma non deve essergli arrivato il messaggio, visto che non ha manco risposto per dire no.

Tutto questo mi fà molto riflettere sulla necessità di ampliare le mie conoscenze in questa nuova città, visto che potrei avere bisogno di persone , presto o tardi, e qualcuno di fiducia deve esserci, visto che i miei non potranno aiutarmi sempre.
Non parlo di amici, che quelli o li trovi o non li trovi, ma conoscenti preziosi.
Solo che mettiamo riuscissi a trovarne adesso, mettete che devono fare un trasloco loro e mi chiedono aiuto, che faccio, gli dico di no?

3 commenti:

  1. dai, i traslochi è bello farli in compagnia, che poi a fine giornata ti ritrovi tutti insieme a fare una bella cenetta

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  2. Se ricordo bene, Star Trek (con relativo teletrasporto sulla Enterprise) era ambientato intorno al 2300.
    Porta pazienza: sarà per il prossimo trasloco ;-)

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  3. Sempre così voi uomini, potremmo partire per un mese e portare solo la borsetta e voi direste "ma cosa ci fai con tutta quella roba lì?" ciao, ti trovi bene nella casa nuova? brunella patrone blog

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